Grecia, raggiunto accordo con zona euro dopo nottata di trattative
I leader della zona euro hanno raggiunto un accordo con la Grecia per negoziare un terzo bailout e mantenere il paese nella moneta unica, dopo una notte trascorsa a trattare in una riunione di emergenza. Se il summit avesse fallito, la Grecia sarebbe finita in un abisso economico, con le banche sull'orlo del collasso e la prospettiva di dover stampare valuta parallela, in vista di un'uscita dalla moneta unica. "L'accordo è stato laborioso, ma è stato concluso. Non ci sarà una Grexit", ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ad una conferenza stampa dopo 17 ore di trattative, smentendo l'idea che il primo ministro greco Alexis Tsipras sia stato umiliato nell'accettare i termini dell'accordo, a cui si era opposto per tanto tempo. "In questo compromesso, non ci sono vincitori né perdenti", ha detto Juncker. "Non penso che i greci siano stati umiliati, né che gli altri abbiano perso la faccia. E' un tipico accordo europeo". Lo stesso Tsipras, eletto cinque mesi fa per mettere fine a cinque anni di austerità soffocante, ha insistito sul fatto di aver "combattuto" col suo team "una dura battaglia", in cui si sono dovute prendere decisioni difficili. Tsipras ha raggiunto un accordo per ricevere 86 miliardi di euro in tre anni, oltre all'assicurazione che i ministri della zona euro inizino a discutere nelle prossime ore i termini di un prestito ponte fino al bailout, che deve avere l'approvazione parlamentare. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto di avere "piena fiducia" nel fatto che il Bundestag autorizzi l'apertura di un prestito ad Atene una volta che il parlamento greco avrà approvato l'intero programma e varato le prime leggi. Dal canto suo, il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi ha ricordato che "per uscire dalla crisi, e non mi riferisco solo alla Grecia ma all'Europa, c'è necessità di tornare a investire sulla crescita e questo lo stiamo facendo poco". Secondo il premier, che ha parlato con la stampa stamani al termine del summit, occorre "anche collaborare per fare dell'Europa un luogo nel quale si possa discutere di questioni vere e non solo passare nottate a parlare di dettagli tecnici di un accordo che poteva essere concluso molto prima". COMPROMESSO I funzionari Ue hanno spiegato che Tsipras ha accettato un compromesso sulle richieste per racchiudere asset statali greci per un valore di 50 miliardi di euro -- comprese le banche ricapitalizzate -- in un trust, per essere rivenduti in primo luogo per ripagare il debito. Circa 12,5 milioni di euro andrebbero comunque in investimenti in Grecia, ha spiegato la Merkel. Nel proposto bailout da 86 miliardi, il leader greco ha dovuto mettere da parte la sua resistenza verso il ruolo del Fondo monetario internazionale, che la Merkel ha definito essenziale per ottenere il sostegno parlamentare a Berlino. Per capire quanto sarà duro per Tsipras convincere Syriza, il suo partito, ad accettare l'accordo, basti pensare che il ministro del Lavoro Panos Skourletis ha detto stamani che i termini sono inattuabili e che porteranno a nuove elezioni quest'anno. Solo Francia e Italia hanno lavorato per tentare di alleggerire i termini imposti alla Grecia. Prima che possano iniziare i nuovi colloqui per il terzo piano di salvataggio, sei misure, tra cui il taglio della spesa, l'aumento delle tasse e la riforma delle pensioni, dovranno essere promulgate entro mercoledì notte e l'intero pacchetto approvato dal parlamento. I ministri della Finanze Ue hanno precisato che la Grecia ha bisogno di 7 miliardi di euro di finanziamenti entro il 20 luglio e un totale di 12 miliardi di euro entro metà agosto, quando scadranno le rate in pagamento alla Bce.