lunedì 13 luglio 2015

Antiriciclaggio, in 2014 segnalazioni +10% circa, a 71.700

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L'Unità di informazione finanziaria (Uif) ha ricevuto lo scorso anno circa 71.700 segnalazioni di operazioni sospette, oltre 7.000 in più rispetto al 2013, a conferma di un trend in crescita nell'attività di contrasto al riciclaggio, fenomeno a cui l'italia è esposta in modo "molto significativo". Nel rapporto dell'Uif sull'attività del 2014, diffuso oggi, la crescita delle segnalazioni, circa il 10% in un anno, "rappresenta un nuovo picco nel numero annuo di segnalazioni e conferma l'accentuato trend di crescita di lungo periodo [...]proseguito anche nel primo semestre del 2015". Questo incremento, dice il rapporto, testimonia un significativo miglioramento della sensibilità degli operatori di intercettare e segnalare fenomeni effettivamente sospetti: "In oltre il 70% dei casi analizzati nel 2014, le valutazioni di rischio della Uif e dei soggetti obbligati sono state convergenti; per oltre il 50% delle segnalazioni, il rating finale assegnato dall'Unità dopo l'analisi finanziaria ha confermato il livello di rischio medio o elevato già attribuito dal segnalante". Il rapporto conferma che le minacce di riciclaggio nel nostro Paese sono "molto significative", a causa della diffusione e della pervasività della criminalità organizzata, della corruzione e dell'evasione fiscale. Il rapporto segnala che gli uffici della Pubblica amministrazione, particolarmente esposti all'incidenza della corruzione nei settori degli appalti e dei finanziamenti pubblici, "mostrano ancora scarsa sensibilità per l'antiriciclaggio malgrado siano sempre stati ricompresi nel novero dei soggetti obbligati alla segnalazione. Ciò ne accresce la vulnerabilità". Nel 2014 la Uif ha condotto 24 ispezioni che hanno riguardato anche comparti diversi dall'intermediazione bancaria, quali il risparmio gestito, il private banking, il trading online e l'operatività degli istituti di pagamento. Il nuovo reato di autoriciclaggio, introdotto nella normativa italiana, "rappresenta un'apprezzabile soluzione di compromesso", dice il rapporto della Uif, anche se il testo della nuova norma "pone alcune incertezze interpretative; sarà l'esperienza applicativa della riforma a verificarne l'effettiva capacità di deterrenza e repressione". OLITBUS Reuters Italy Online Report Business News 20150713T102246+0000



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