Greggio in rialzo, crudo leggero Usa a max da 2015 su timori oleodotto canadese
Il greggio tratta in rialzo, con il crudo leggero Usa arrivato a livelli mai visti dal luglio 2015 dopo un guasto a un grosso oleodotto che ha compromesso le consegne canadesi agli Usa, dove le scorte sono in calo. ** La scadenza gennaio del greggio leggero Usa Wti ha toccato il massimo di due anni e mezzo a 58 dollari al barile prima di ritracciare, intorno alle 12,20, a 57,86 dollari. ** Il contratto sul Brent sale di 61 cent a 63,19 dollari. ** I trader attribuiscono il balzo al taglio dell'85% della quantità di petrolio che TransCanada invierà agli Usa attraverso il suo oleodotto Keystone entro la fine di novembre, secondo quanto annunciato ieri dalla società. ** Keystone, che trasporta 590.000 barili al giorno da Alberta ai mercati degli Stati Uniti, è stato chiuso la scorsa settimana dopo una fuoriuscita da 5.000 barili in Sud Dakota. ** ''C'è un calo di greggio negli Usa. Da qui il rally dei prezzi'', spiega Tamas Varga, strategist di PVM Oil Associates. ** A ciò si aggiunge il calo delle scorte oltre le attese degli analisti, secondo i dati diffusi dall'American Petroleum Institute (Api) nel suo report settimanale. ** ''Se anche l'Eia oggi confermerà il calo delle scorte di greggio registrato ieri dall'Api, penso che vedremo il mercato alzarsi ancora'', aggiunge Varga. ** Fuori dal Nord America, i mercati sono sostenuti anche dagli sforzi dell'Opec di mettere fine al surplus riducendo la produzione. L'accordo per un tetto all'output dovrebbe scadere a marzo, ma è ampiamente atteso che venga esteso nella riunione del gruppo del prossimo 30 novembre. ** ''C'è un crescente consenso sul fatto che l'Opec estenderà i tagli alla produzione'', spiega la banca tedesca Ing, aggiungendo che la fiducia in questa previsione mantiene il Brent stabilmente sopra i 60 dollari al barile. ** ''Un risultato della riunione Opec che deluda le attese del mercato porterebbe probabilmente ad un selloff'', aggiunge.