Pd, anche il ministro Orlando candidato a segreteria
Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, dopo il governatore della Puglia Michele Emiliano, ha deciso di contendere la guida del PD a Matteo Renzi. "Ho deciso di candidarmi perché non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare soltanto prepotenza", ha detto il Guardasigilli alle telecamere a margine di un evento a Ostia. "Credo che ci voglia responsabilità. Ho deciso di candidarmi perché credo che il Pd debba cambiare profondamente per essere davvero utile all'Italia e ai problemi degli italiani". Orlando, che insieme alla sua corrente (i cosiddetti "Giovani Turchi") aveva sostenuto Renzi alle primarie a fine 2013, ha deciso di candidarsi dopo la spaccatura interna nel partito e l'uscita della minoranza che fa riferimento all'ex segretario Pier Luigi Bersani. La data delle nuove primarie non è stata ancora fissata, e la commissione nominata martedì dalla direzione Pd è riunita oggi per trovare un accordo. I sostenitori di Renzi vorrebbero che si tenessero già ad aprile, dicono fonti del partito, anche nella speranza di poter andare alle elezioni anticipate per il Parlamento già a giugno, quando si voterà per il rinnovo di un migliaio di Comuni. Altri propendono invece per i primi giorni di maggio, mentre sembra esclusa la possibilità di eleggere il nuovo leader a luglio, come chiede la minoranza.