Istat rivede inflazione gennaio a +1% su anno, massimo da agosto 2013
Secondo i dati definitivi di Istat, a gennaio l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% su base congiunturale e dell'1% sullo stesso periodo dell'anno precedente. Si tratta del dato tendenziale massimo da agosto 2013. Rispetto alla stima preliminare, diffusa a inizio mese, si registra un rialzo di 0,1 punti percentuali per entrambe le variazioni. L'indice armonizzato Ipca è stato rivisto a -1,7% su mese e a +1% su anno, in miglioramento di 0,3 punti. L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +0,7%. Il rialzo di gennaio è dovuto alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità. Si tratta in particolare della netta accelerazione della crescita tendenziale dei beni energetici non regolamentati (+9% da +2,4% del mese precedente) e degli alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%). L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta a +0,5% dal +0,6% di dicembre. Al netto dei soli beni energetici sale invece a +0,8 da +0,7%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,9% in termini congiunturali e registrano una crescita su base annua del 2,2%, dall'1% del mese precedente. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell'1,1% su base mensile e dell'1,9% su base annua (era +0,6% a dicembre).