Airbus cerca ancora aiuto europeo per costi A400M
Airbus ha chiesto oggi nuovi colloqui con i governi europei per alleggerire le "pesanti penali" imposte per i ritardi nel completamento del maggior programma militare europeo: la commessa per il cargo A400M, che il colosso aerospaziale franco-tedesco-spagnolo sta portando avanti fra molte difficoltà dal 2003. Lo ha detto l'AD di Airbus parlando con i giornalisti e ricordando la recente multa da 1,2 miliardi. Airbus ha detto che i nuovi problemi e ritardi hanno portato a pesanti penali. "Non possiamo andare avanti così. E' inaccettabile e mette un carico pesante su Airbus, abbiamo bisogno di fare qualcosa in proposito", ha detto oggi il Ceo Tom Enders. Sette anni fa Airbus ottenne quello che all'epoca venne considerato come un salvataggio definitivo da 3,5 miliardi di euro per un progetto segnato sin dall'inizio da problemi causati dai contrasti politici fra gli europei sulla scelta dei motori dell'aereo. L'A400M venne ordinato nel 2003 da sette nazioni Nato - Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Spagna, Gran Bretagna e Turchia - per garantire all'Europa una sua capacità di trasporto militare. Parlando dopo aver annunciato un calo dell'utile inferiore alle attese nel 2016, Enders ha detto che Airbus sta ancora pagando per il "peccato originale" di aver concluso un contratto irrealistico 14 anni fa, nonostante abbia resettato il programma con l'accordo di salvataggio nel 2010. Non è stato possibile avere un commento dal consorzio che rappresenta gli acquirenti europei. Ma la Germania, il maggior acquirente dell'A400M e il più critico verso il progetto, non si è mostrata ansiosa di andare incontro ad Airbus: "E' importante che il produttore risolva gli attuali problemi nel programma", ha detto un portavoce del ministero della Difesa. Enders, che a quanto si dice privatamente rimpiange che il progetto non sia stato cancellato prima del prestito nel 2010, non ha voluto dire se Airbus minaccerà lo stop alla costruzione del velivolo. Il titolo Airbus ha perso quasi l'1,3% dopo la notizia della multa da 1,2 miliardi, che fa lievitare a circa 7 miliardi di euro la somma complessiva persa per l'A400M.